lunedì 2 marzo 2015

Commento lezione " Il ruolo strutturale dell' informazione" 02/03/2015

Come si è già accennato precedentemente, ogni fase non cancella quella precedente, ma anzi sono legate tra di loro: tra una fase e l' altra, però, avvengono dei salti, dei salti cognitivi dovuti a delle crisi.
Ne sono un esempio le tre fasi suddivise da Alvin Toffler: epoca agricola, industriale e quella dell' informazione. Per passare da una fase all' altra c'è stato bisogno di crisi. Nella fase agricola (fino al 1791) la quota maggiore era riservata al bene terra, che aveva un ruolo enorme; in quella industriale (1791-1955) invece i macchinari, mentre in quella odierna l' informazione. Ovviamente in ogni fase non si annulleranno totalmente le caratteristiche principali delle altre due, ma avranno una percentuale minore.
Questi salti tra una fase e l' altra avvengono anche in architettura. Nella fase industriale se l' affermazione principale è: "Io esisto in quanto funziono", nell' architettura ciò viene rappresentato per esempio con l' Unitè d' Habitation di Le Corbusier. È perciò un' architettura basata sulla standardizzazione, su processi seriali e razionali. Si ha l' obiettivo di rendere i bisogni oggettivi: si crea un prodotto ideale e lo si duplica all' infinito (es: Ford T). Oggi invece la formula è "Io esisto in quanto informo", e la parola chiave è personalizzazione, no standardizzazione (salto dalla Ford T standard alla Smart personalizzabile, attraverso l' elettronica). Gli spazi sono multifunzionali e la componente principale è l' informazione. La quota dell' informazione perciò crescerà di percentuale, dovuta a pubblicità, design. Nel periodo dell' informazione l' architettura non è più statica, monofunzionale, standard, ma dinamica, trasformabile, multitasking.

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